6 feb 2019

❤️

Zelda ❤️

“Tu sei triste perché me ne sono andata, ma io invece sono felice perché ti ho conosciuto.
Quanti come me ogni giorno muoiono senza aver conosciuto qualcuno di speciale?
Gli animali a volte passano così tanto tempo da soli, senza mai conoscere qualcuno. Conosciamo il freddo, la sete, il pericolo e la fame; dobbiamo preoccuparci di trovare qualcosa da mangiare e pensare a dove proteggerci la notte.
Vediamo volti tutti i giorni che passano senza mai guardarci, e a volte è meglio che non ci vedano.
A volte abbiamo la grande fortuna che tra le tante persone passa un angelo e ci raccoglie; a volte gli angeli vengono in gruppo, a volte ci sono altri angeli lontani che inviano tanti aiuti per noi. E questo cambia tutto. Se necessario ci portano da un altro tipo di angelo che ci cura.
Ci scelgono una parola che pronunciano ogni volta che ci vedono, un nome, penso si chiami così, questo indica che siamo speciali; abbiamo smesso di essere anonimi per essere uno dei tanti, ma anche un po di voi.
Da qui capiamo che quella è una casa!
Riuscite a capire quanto questo è importante per noi? Non dovremo mai più avere paura, freddo, fame o sentire male.
Se solo poteste calcolare quanto ci fa felici!
Non ci interesserà più se piove, se passerà una macchina molto velocemente o se qualcuno ci farà del male; ma soprattutto, non siamo soli, perché nessun animale gradisce la solitudine, cosa si puó chiedere in piú?!
So che ti rattrista la mia partenza, ma devo andare ora.
Promettimi che non biasimerai te stesso, ti ho sentito dire che avresti potuto fare di piú per me, non dirlo hai fatto molto per me! Senza di te non avrei conosciuto niente di tutta la bellezza che porto con me oggi.
Devi sapere che noi animali viviamo il presente: godiamo di ogni piccola cosa di tutti i giorni e dimentichiamo il passato se ci sentiamo amati; le nostre vite cominciano quando conosciamo l’amore, lo stesso amore che tu mi hai donato, il mio angelo senza ali ma con due gambe.
Voglio che tu sappia che, se trovi un animale gravemente ferito e che gli resta poco tempo, farai un grande gesto se gli starai accanto accompagnandolo nel suo passaggio finale, perché come ti ho detto prima a nessuno di noi piqce star solo, ancora meno quando ci rendiamo conto che è arrivato il momento di andare; forse per voi non è così importante avere qualcuno al vostro fianco che vi sostiene e ci aiuta ad andare con serenità.
Ma ora non piangere più, per favore. Io sarò felice, mi ricordo il nome che mi hai dato, il calore della vostra casa che é diventata anche la mia. Io mi ricordo il suono della tua voce quando parlavi con me, e anche se non sempre capivo tutto quello che mi dicevi io lo porterò nel mio cuore, insieme a ogni carezza che mi hai dato.
Tutto quello che hai fatto è stato molto importante per me è io ti ringrazio profondamente, non so come spiegarmi ora, perché non parlo la tua lingua, ma penso e spero che tu abbia visto la gratitudine nei miei occhi.
Prima di andare ti chiedo solo due favori: lavati il viso e comincia a sorridere.
Ricordati che è bello vivere insieme qualsiasi momento, anche questo; ricordati delle cose che ci facevano felici e per cui ridevamo. Rivivi con me tutto il bene che abbiamo condiviso in questo tempo e non dirmi che non adotterai un altro animale perché hai sofferto troppo la mia partenza; senza di te non avrei mai conosciuto le bellezze che ho vissuto, quindi per favore, non farlo.. sono in tanti che, come me, stanno aspettando qualcuno come te.
Dai anche a loro quello che hai dato a me, ne hanno bisogno, come io avevo bisogno di te.
Non conservare l’amore che puoi donare per paura di soffrire.
Segui il mio consiglio, valorizza quello che puoi dare a ognuno di noi, perché tu sei un angelo per noi animali, perché senza persone come te la nostra vita sarebbe ancora più difficile di come già, a volte, è.
Segui il tuo nobile compito, ora saró io il tuo angelo, ti accompagneró nel tuo cammino e ti aiuteró ad aiutare gli altri come me.
Ora vado a parlare con gli altri animali che sono qui con me, vado a raccontargli tutto quello che hai fatto per me e dirò con orgoglio: “Questa è la mia famiglia!”.
Il mio primo compito ora è quello di aiutarti a essere meno triste, quindi stasera quando guarderai il cielo e vedrai una stella lampeggiare sappi che
quella stella saró io che ti avviseró che sto bene e che ti ringrazieró per tutto l’amore che mi hai dato.
Ora vado, non dicendo “addio”, ma “a presto”.
C’è un cielo speciale per persone come voi, lo stesso cielo dove siamo noi e la vita ci ricompenserà facendoci ritrovare.
Io saró li che ti aspetto!”

3 mar 2017

Achilla

Ci sono momenti in cui penso sia una pessima idea scrivere e altri in cui penso che mi farebbe bene,
Achilla è morta il 24 novembre 2016 verso le 12.30 , e da quel momento in poi sono morta un po' anche io. In un attimo tutto ciò che avevo è crollato.
Tutto è iniziato il 14 marzo del 2009 quando mio fratello mi portò a prendere un coniglietto per il mio compleanno, ed ecco mi sono trovata davanti a due coniglietti che nessuno voleva perché secondo la gente erano bruttini.
Aprii la porticina della gabbia, e lei venne subito da me. Me l'avevano venduta come maschietto e le diedi il nome di Achille.
Era un coniglietto buffissimo, con le orecchie sproporzionate al corpo ma per me era stupendo.
Passarono i mesi e scoprii che in verità era una femmina, così da Achille divenne Achilla :)
Quando andavo in vacanza veniva anche lei con me, era la star di ogni hotel che visitavamo perché negli anni passati non era normale vedere conigli in hotel.
Avevamo un legame unico, eravamo inseparabili. Lei si fidava solo di me, lei dormiva con me, lei mi riempiva di bacini e mi seguiva per tutta casa.
Lei non voleva nessuno, voleva solo me. Per me era come una sorella , lei c'è stata nei miei peggiori momenti della vita ma anche nei migliori. Lei c'era sempre, lei era la mia ancora di salvezza.
Lei aveva un pessimo rapporto con il dolore e le medicine. Infatti ho sempre rimandato la sua sterilizzazione perché in cuor mio sapevo che non ce l'avrebbe fatta, cosi scelsi di farle fare quella chimica e penso che peggior scelta non potevo fare,
E' sempre stata bene, apparte quando si era presa non si sa come i parassiti intestinali e mi ricordo ancora che avevo più medicina addosso io che lei in bocca.
Ha vissuto una super vita in salute fino ai 7 anni e mezzo, poi è iniziato l'incubo in aprile 2016. Scoprii che aveva dei noduli mammari, e venne operata due volte. Si pensava che dopo l'operazione fosse tutto ok, ed io in cuore mio non volevo pensare al peggio. Ero felice perché la vedevo attiva e coccolona come sempre. Ma la sera del 17 novembre risento di nuovo il nodulo sullo stesso identico posto in cui era stata operata, entro in crisi perché sapevo che ormai non c'era più nulla da fare. Anche perché ovviamente la sfiga ha voluto che Achilla avesse uno dei peggiori adenocarcinomi mammari. Quella sera ho pensato che il mio tempo con Achilla stava per finire, che avrebbe avuto pochi mesi di vita perché di sicuro non l'avrei rifatta operare. Ma 3 giorni dopo la situazione era crollata , corsa dal veterinario, iniziato le flebo ogni tot ore e alimentazione forzata perché lei non stava più in piedi. Le sono stata accanto giorno e notte, ero sempre li con lei ad accarezzarla e a farle sentire che non era sola.
Ho tentato di tutto per salvarla, di tutto ma il tutto non è servito.
Quella maledetta mattina del 24 novembre ero contenta perché aveva cominciato a mangiare il mangime da sola, ma invece nel giro di pochi secondi è cambiato tutto. Ha iniziato a soffocarsi mangiando il mangime, l'ho subito presa e sono corsa dal veterinario ma mi è morta tra le braccia pochi secondi prima di arrivare.
E' stato devastante, perdere l'amore della mia vita in pochi secondi. E io continuo a non perdonarmi il fatto che è morta così quando per lei avrei voluto una morte indolore e dolce.
Mi manca da morire, era tutto per me. E io mi sento a pezzi senza di lei.
Quest'anno festeggio 30 anni e lei non è qui con me. E mi sembra tutto così difficile senza di lei.
L'ho amata tanto e l'amerò sempre.

20 dic 2014

Quando si è piccoli, la notte fa paura perché ci sono mostri nascosti sotto al letto. Da grandi, i mostri sono diversi : insicurezza, solitudine, rimpianti. E anche se si è più grandi e più saggi, ci si ritrova ad avere ancora paura del buio.

6 nov 2014

Ciao Haruki

Mi ricordo ancora il 7 novembre 2011 quando son venuta prenderti da quella famiglia che ti trattava male e non ti voleva più. Dicevano che mordevi e che eri cattivo, ti facevano vivere in una gabbietta minuscola e mangiavi solo carote e mangime schifoso. Appena arrivato a casa, già ti fidavi di me. Mi davi i bacini e mi cercavi sempre. Tu non eri cattivo, eri il coniglio più buono del mondo e avevi capito che finalmente avevi trovato qualcuno che ti avrebbe amato e protetto sempre. Sei stato fortunato a trovare me , ma la vita con te non è mai stata tanto buona. Pochi giorni dopo che ti ho portato a casa, mi accorsi dei tuoi incisivi  lunghi che ti facevano mangiare male.
Dopo qualche mese ti son stati tolti quei brutti incisivi e tu sei tornato a mangiare un sacco. Amavi saltellare, e giocare :)
Un anno dopo l'estrazione degli incisivi, abbiamo dovuto limare i molari. Ma dopo quell'intervento sei stato sempre bene. Sei venuto in montagna e al mare con me... e quanto ti divertivi a saltare sui letti e a fare le corse. E quanto amavi mangiare, eri ingordo di qualsiasi cosa. Ma la cosa che amavi di più era la banana, anche se ti veniva data in piccole dosi perché troppa frutta fa male.
Amavi giocare con la Honey che a volte si incazzava con te, ma tu non demordevi.
Abbiamo sempre vissuto in simbiosi io e te. Ogni sera ti trituravo le verdurine perché cosi potevi mangiare meglio. Poi a maggio 2014 hai iniziato a stare male, avevi un emiparesi facciale che non si capiva da cosa dipendeva. La veterinaria diceva di non preoccuparsi, che magari hai avuto un ictus e sei rimasto cosi. Ma col passare del tempo io ti vedevo sempre più stanco. In agosto non ti portai in vacanza con me perché pensai che era meglio se tu stavi a casa tranquillo. Poi mi accorsi che iniziavi a perdere l'equilibrio e allora chiamai un altra veterinaria che dalla descrizione dei sintomi capi' che avevi un ascesso alle bolle timpaniche. Il 26 agosto ti ho portato in clinica per l' intervento di rimozione dell'ascesso, passavano le ore e vedevo che non mi chiamavano. Ero terrorizzata, avevo paura che ti fosse successo qualcosa.
Alla fine l'intervento l'hai superato, hai avuto 5 apnee durante l'intervento e non era una cosa buona. L'ascesso era più profondo del previsto, e tu eri stanchissimo. Ti sono stata accanto giorno e notte, e poi ti sei rimesso in piedi. Il 2 settembre ti ho portato a fare la medicazione e da li' ha iniziato a crollare il mio e il tuo mondo. Hai iniziato ad avere la sindrome vestibolare,d avere gli occhi che ballavano ( nistagmo) e le zampe posteriori che non rispondeva più. Sei stato ricoverato 3 giorni sotto cortisone, E io venivo da te ogni giorno. E quando arrivavo io tu facevi progressi e iniziavi a mangiare. Lì hai scoperto quanto è buono il prezzemolo e il mangime genesis. Poi il 6 sei tornato a casa e tentavi sempre di rimetterti in piedi, te ne stavi li nella tua nuova cuccia e tentavi e tentavi di fare forza sulle zampe e alzarti.
Ero contenta dei tuoi progressi, sei sempre stato un guerriero e anche se dovevi prendere un sacco di medicine non ti tiravi mai indietro. Mi davi sempre i bacini anche quando ti dovevo fare fisioterapia alle zampette. Non hai mai mollato, ce l'hai sempre messa tutta per rimanere qui con me. 
Ti seguivo giorno e notte, dormivi di fianco a me. Qualche progresso lo facevi, ma continuavi a dimagrire. E la mattina del 17 settembre ti ho trovato che respiravi troppo veloce per i miei gusti, siamo corsi dalla veterinaria ma io sapevo che non saresti più tornato con me a casa.
Durante il viaggio, verso le 9.30 poco prima di arrivare dalla veterinaria mi hai lasciata, sei morto tra le mie braccia. E' stato straziante vederti morire, eri la mia vita. L'unica consolazione è che almeno quando te ne sei andato, eri con me. Ho lottato tanto per farti stare meglio, ma la vita ti ha portato via da me. Alla fine credo che l infezione fosse arrivata al cervello :(
Tu non meritavi di andartene a 3 anni, la tua vita doveva esser ancora lunga. Da te ho imparato tanto, ho imparato che anche se la vita ti mette un sacco di ostacoli, bisogna sempre andare avanti e non arrendersi, perché tu avevi mille problemi ma non c'è stato un giorno in cui ti sei abbattuto. Mi hai amato e io ti ho amato tantissimo. Ti avevo promesso che ti avrei sempre protetto, e mi dispiace non esser riuscita a salvarti.
Sei stato un meraviglioso compagno di vita e non ti dimenticherò mai.
Il tuo musetto buffo e la tua voglia di vivere ora vivono dentro di me.
Ciao haruki, sarai sempre nel mio cuore.
 
 
 
 
  

5 dic 2013

Sei stata nel buio, nella solitudine e nel nulla per troppo tempo, e un giorno senza che te ne accorga davvero, ti muoverai verso il sole, verso il mondo e sarai grata di essere ancora qui. 

15 nov 2013

" Non abbiamo la possibilità di cambiare molte cose che la vita ci mette davanti, ma possiamo scegliere come affrontarle, come farci influenzare da esse e quanto lasciare che ci trasformino dentro."

12 nov 2013

Wish list :)

Ho deciso che voglio fare tutte queste cose entro non so quanto tempo :)
 
- Nuotare coi delfini
- Viaggio in Laos
- Viaggio in Kenya e andare a fare un Safari
- Ritornare ovviamente alle Canarie
- Viaggio negli Stati Uniti
- Andare a vedere l'aurora boreale
- Prendere il brevetto di sub
- Andare all' Oceanografico di Valencia
- Andare all' Acquario di Genova
- Vedere le megattere