3 mar 2017

Achilla

Ci sono momenti in cui penso sia una pessima idea scrivere e altri in cui penso che mi farebbe bene,
Achilla è morta il 24 novembre 2016 verso le 12.30 , e da quel momento in poi sono morta un po' anche io. In un attimo tutto ciò che avevo è crollato.
Tutto è iniziato il 14 marzo del 2009 quando mio fratello mi portò a prendere un coniglietto per il mio compleanno, ed ecco mi sono trovata davanti a due coniglietti che nessuno voleva perché secondo la gente erano bruttini.
Aprii la porticina della gabbia, e lei venne subito da me. Me l'avevano venduta come maschietto e le diedi il nome di Achille.
Era un coniglietto buffissimo, con le orecchie sproporzionate al corpo ma per me era stupendo.
Passarono i mesi e scoprii che in verità era una femmina, così da Achille divenne Achilla :)
Quando andavo in vacanza veniva anche lei con me, era la star di ogni hotel che visitavamo perché negli anni passati non era normale vedere conigli in hotel.
Avevamo un legame unico, eravamo inseparabili. Lei si fidava solo di me, lei dormiva con me, lei mi riempiva di bacini e mi seguiva per tutta casa.
Lei non voleva nessuno, voleva solo me. Per me era come una sorella , lei c'è stata nei miei peggiori momenti della vita ma anche nei migliori. Lei c'era sempre, lei era la mia ancora di salvezza.
Lei aveva un pessimo rapporto con il dolore e le medicine. Infatti ho sempre rimandato la sua sterilizzazione perché in cuor mio sapevo che non ce l'avrebbe fatta, cosi scelsi di farle fare quella chimica e penso che peggior scelta non potevo fare,
E' sempre stata bene, apparte quando si era presa non si sa come i parassiti intestinali e mi ricordo ancora che avevo più medicina addosso io che lei in bocca.
Ha vissuto una super vita in salute fino ai 7 anni e mezzo, poi è iniziato l'incubo in aprile 2016. Scoprii che aveva dei noduli mammari, e venne operata due volte. Si pensava che dopo l'operazione fosse tutto ok, ed io in cuore mio non volevo pensare al peggio. Ero felice perché la vedevo attiva e coccolona come sempre. Ma la sera del 17 novembre risento di nuovo il nodulo sullo stesso identico posto in cui era stata operata, entro in crisi perché sapevo che ormai non c'era più nulla da fare. Anche perché ovviamente la sfiga ha voluto che Achilla avesse uno dei peggiori adenocarcinomi mammari. Quella sera ho pensato che il mio tempo con Achilla stava per finire, che avrebbe avuto pochi mesi di vita perché di sicuro non l'avrei rifatta operare. Ma 3 giorni dopo la situazione era crollata , corsa dal veterinario, iniziato le flebo ogni tot ore e alimentazione forzata perché lei non stava più in piedi. Le sono stata accanto giorno e notte, ero sempre li con lei ad accarezzarla e a farle sentire che non era sola.
Ho tentato di tutto per salvarla, di tutto ma il tutto non è servito.
Quella maledetta mattina del 24 novembre ero contenta perché aveva cominciato a mangiare il mangime da sola, ma invece nel giro di pochi secondi è cambiato tutto. Ha iniziato a soffocarsi mangiando il mangime, l'ho subito presa e sono corsa dal veterinario ma mi è morta tra le braccia pochi secondi prima di arrivare.
E' stato devastante, perdere l'amore della mia vita in pochi secondi. E io continuo a non perdonarmi il fatto che è morta così quando per lei avrei voluto una morte indolore e dolce.
Mi manca da morire, era tutto per me. E io mi sento a pezzi senza di lei.
Quest'anno festeggio 30 anni e lei non è qui con me. E mi sembra tutto così difficile senza di lei.
L'ho amata tanto e l'amerò sempre.