28 ago 2008

anche gli animali provano emozioni

Oggi dovrei parlare della mia vacanza però in verità c'è qualcosa di più importante di cui parlare, la vacanza posso raccontarvela anche la prossima settimana... ho trovato un articolo di pochi giorni fa sulle emozioni degli animali...è un argomento che mi sta a cuore e quindi volevo condividerlo con voi..io non ho mai avuto dubbi che gli animali provassero amore,tristezza,dolore e tutte le emozioni proprio come noi...lo vedo nei piccoli momenti di tutti i giorni..la mia coniglietta ne è un esempio, quando son tornata a casa lunedi non ha fatto altro che sprizzare gioia da tutti i pori e farmi capire che era contenta di rivedermi..e a volte è triste anche lei... gli animali sono come noi...solo che non lo vogliamo ammettere purtroppo...l'uomo vuole esser sempre superiore..ma non lo è!!!Ora vi lascio l'articolo..spero vi faccia piacere leggerlo :D

Se potessero parlare ci direbbero "Mi fai male", "Sono triste", "Sono felice di vederti". Etologi e neurobiologi ne sono sempre più convinti: per quanto riguarda le emozioni l'unica cosa che differenzia animali e uomini è il modo in cui si esprimono. Agli animali mancano gli organi adatti per articolare il linguaggio e quindi per comunicare quel che provano, ma poiché possiedono vista, tatto, attività cerebrale e una buona porzione del Dna simili o, in alcuni casi, quasi uguali ai nostri, a scimmie, cani, corvi, polpi e perfino tartarughe e pesci è giusto attribuire la capacità di amare, soffrire, gioire.
Il dibattito è annoso, ma si è riacceso lo scorso 21 agosto, quando un gorilla di tre mesi, affetto da un difetto cardiaco congenito, è morto nello zoo di Münster, in Germania. Davanti ai visitatori commossi fino alle lacrime, la mamma di Claudio ha cullato e stretto al seno il cadavere per giorni, cercando disperatamente di rianimarlo. Il comportamento della gorilla Gana è stato commentato sui giornali e molti lettori hanno mandato le loro condoglianze all'animale. Di fronte a tanta empatia alcuni scienziati hanno ribadito che è un errore proiettare sugli animali sentimenti che sono solo umani. La risposta di zoologi, etologi e neurobiologi, e soprattutto dell'ultima branca dell'etologia, la neuroetologia, è stata unanime: che gli animali provino emozioni è sotto gli occhi di tutti, ma è ancora difficile provarlo scientificamente.
La valutazione scientifica delle emozioni, argomentano i sostenitori dell'uguaglianza tra uomini e animali, è molto difficile anche per gli esseri umani, quindi perché stupirsi se non si riesce a stabilire quanto dolore prova un cane sottoposto a un intervento chirurgico, cosa sente un elefante quando riconosce il vecchio compagno di zoo, o quanto è depresso un maialino che viene allontanato prematuramente dalla madre. A dirci che i mammiferi e gli uccelli possono sentire le emozioni come noi è il loro cervello, sostengono i neuroetologi, che possiede come il nostro il sistema limbico. Quest'area contiene un insieme di strutture cerebrali che sovrintendono a varie funzioni quali le emozioni, il comportamento e la memoria a lungo termine. Chi ha un animale da compagnia obietta che non ha bisogno di conoscere la struttura cerebrale per definire vergogna quella che osserva nel suo gatto, quando l'animale non riesce ad agguantare una preda e, caduto rovinosamente, si lecca distrattamente una zampa per far finta di niente. Lo psicologo prestato all'etologia Jeffrey Moussaief Masson ha scritto tomi riportando osservazioni ed esperimenti sulle emozioni animali, fino ad affermare che un coniglio è capace di mostrare riconoscenza al gatto che lo ha salvato da un'aggressione.
Le taccole intelligenti di Lorenz sono un caposaldo nella storia dell'etologia, ma ultimamente gli studiosi hanno accertato che i corvi sono in grado di divertirsi e che percepiscono la tristezza umana manifestando solidarietà. Le emozioni non sarebbero appannaggio solo di mammiferi e uccelli: l'intelligenza dei polpi è accertata, in più questi molluschi cambiano colore non solo per mimetizzarsi ma, secondo gli scienziati, per esprimere sentimenti quali la rabbia e la gioia. Perfino i pesci rossi e le tartarughe sarebbero in grado di provare emozioni, come mostrano le loro differenti personalità e capacità di adattamento alle situazioni. Se c'è tanta resistenza ad accettare le capacità emotive degli animali dipende dal modo in cui continuiamo a servirci di loro. Ammettere che soffrono quanto noi significa smettere di ucciderli, maltrattarli, rinchiuderli, smettere, in sostanza, di considerarli inferiori a noi.


8 commenti :

  1. bellissimo qst articolo!io adoro gli animali!se leggi il mio blog ho appena preso un gattino!dolcissimo lui....una piccola peste!!!!!tu studi veterinaria?

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  2. Bentornata delfinotta! Che bell'articolo.. ti consiglio di leggere il libro "la macchina degli abbracci" di cui ho parlato nel blog poco tempo fa, fa proprio al caso tuo. Avevo sentito del gorillino e ho anche visto le foto, che pena infinita.

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  3. Molto particolare e colorato il tuo blog... E poi i delfini sono bellissimi! ^^
    Passa da me se ti và, ciao!

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  4. ti faccio allora un grande in bocca al lupo per il test d'ingresso!se questo è il tuo sogno spero si potrà realizzare!un abbraccio grande!

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  5. Ciao Dolphy!
    Sono completamente d'accordo...
    Se solo gli animali potessero parlare, quante cose avrebbero da dirci...
    Ingiustamente ed arrogantemente ci siamo innalzati al di sopra del "piccolo popolo", ovvero quello animale.
    Per vanità, abbiamo smesso di usare quell'antico linguaggio che ci univa assieme al regno animale...
    Perchè agli albori dei tempi, l'uomo parlara con gli animali...dialogava con loro...
    Ma per vanità, abbiamo chiuso in noi questi canali...questi canali che solo i bambini ora hanno!
    Vi è un antico Linguaggio nel nostro cuore, che purtroppo abbiamo dimenticato crescendo per via di questo sistema che condanna ogni cosa che esce dal razionale, imponendosi.
    Ma se ritroviamo in noi quell'antico Linguaggio che l'ETERNO ha posto come seme nel nostro cuore nell'infanzia, affinchè diventasse frutto poi crescendo.
    Dobbiamo solo ritrovare il nostro cuore di bambino che è in noi, allontanandoci da ogni vanittà, pregiudizio o ricchezza futile...
    Nella Vera Dottrina (che l'ETERNO ha posto nel cuore di essere vivente), EGLI riunisce tutte le creature del creato in un Unico Grande Cuore.
    Sempre testimonierò che questo sentiero è davvero possibile e che quindi è un diritto di tutti.
    Così com'è un diritto conoscere l'ETERNO....
    un caro saluto a te! segui sempre ciò che è nel tuo cuore ed ignora chi ti dice di non credere nei sogni!

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  6. Ciao, sono arrivata qui da alcuni commenti trovati in altri blog..adoro i delfini e il tuo blog è molto bello, passa da me se vuoi..ciaooo

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  7. Proprio come hai detto, essendo "compagna" di amici a 4 zampe so bene quanto e come gli animali trasmettono amore e dimostrano i sentimenti più svariati ed articolati, ma so anche quanta gente, ancora, è scettica al riguardo. Per altro, travalicando un pò l'articolo che hai riportato e lo stesso argomento di cui tratti, un altro aspetto, secondo me, influisce non poco sotto il profilo sociale e culturale nel delineare questo scetticismo verso i sentimenti degli animali e cioè che la Chiesa continua, spesso, a ribadire che loro non hanno anima, ponendoli più vicino alle cose che a noi....
    Io non posseggo risposte esistenziali o teologiche, ma di certo non vedo differenza tra la nostra VITA e la loro: un sasso, per quanto bello ed affascinante, penso ci somigli molto di meno.
    Baci
    Gi

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  8. Ciao Alessia, molto interessante questo articolo. e mi piace molto anche l'adesivo sull'abbandono dei cani (ti spiace se lo metto sul mio blog, è un messaggio molto importante! :) )
    Vedo che hai una coniglietta... ne ho anche io uno, un maschio.

    Grazie per il tuo commento e passa quando vuoi! :)

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